Tours

Maratea, Monte San Biagio e Redentore.
8 ore
Monte Cocuzzo, Tortorella - Escursione per esperti.
5 ore
San Fantino - Ranch lungo il fiume Bussento
14.00
In questo itinerario ammireremo la costa campana e lucana caratterizzata da montagne che cadono a picco sul mare profondo.
8 ore
Sentiero "Apprezzami l'asino"
8 ore
Cilento in barca a vela
12 ore

Bosco – San Giovanni a Piro

Tour

Visita al Cenobio e al Santuario Maria SS. Di Pietrasanta.

Aperitivo a Ciolandrea, terrazza naturale del Cilento.

Si procede verso Bosco dove si pranzerà presso il Ristorante “U Trappitu”.

 

Numeri telefonici

Liliana: 3401532319;

Cristiana: 333966172;

Rosmary: 3319836446.

 

30€

  • Destination

  • Departure

    Residence Villammare / Residence Villaggio Elios
  • Departure Time

    8.00
  • Return Time

    16.00 / 17.00
1

Mattino:

L’itinerario riprende dalla piazzetta intitolata ai martiri dei moti cilentani del 1828. Qui un grande murale in ceramica, opera di José Ortega del 1980, rievoca il triste epilogo della rivolta conclusasi con l’incendio del piccolo borgo cilentano. Dopo una rigenerante bevuta alla sorgente Sambuco, provenienti dal monte Bulgheria, ci muoviamo verso il centro. Risalendo via Provinciale, imbocchiamo la seconda traversa a destra. Passando vicino al vecchio lavatoio, giungiamo in via Lavinaio dove troviamo la cappella di Santa Maria del Carmine. Fatta costruire nel 1648 da Pompeo Ursaia (figlio di Domenico docente di diritto canonico presso l’Università della Santa Sede), è oggi di proprietà del Comune.
2

Pranzo:

Aperitivo a Ciolandrea, terrazza naturale del Cilento. Si procede verso Bosco dove si pranzerà presso il Ristorante “U Trappitu”.
3

Pomeriggio:

Continuando a scendere, arrivati all’incrocio con via Porta della terra, svoltando a sinistra si arriva in piazza S. Rosalia al centro della quale è ubicata l’omonima cappella eretta nella seconda metà del XVII sec. per devozione alla Santa dopo l’epidemia di peste che causò a Bosco 200 morti. Dal 2009 è passata in proprietà al Comune. Di particolare pregio è il pavimento maiolicato che contorna uno stemma gentilizio. Nei pressi della piazzetta, dove spicca un bel portale in pietra sormontato da uno stemma in marmo bianco e protetto da un portico con arco a sesto acuto, troviamo il museo “Casa Ortega”. Il palazzo ottocentesco, fino agli anni ’60 sede della scuola elementare, dal marzo del 2011 ospita una mostra permanente dei lavori in cartapesta del pittore spagnolo, già allievo di Picasso, José Ortega (Arroba de los Montes – Mancha, 1921 – Parigi, 1990). Costretto all’esilio dal 1960 perché in contatto con i rivoluzionari antifranchisti, si trasferì prima a Parigi, poi in Italia, in particolare a Matera (PZ) ed a Bosco. Nel piccolo borgo cilentano trascorse gli ultimi vent’anni, prima di morire a Parigi. Continuiamo verso via S. Nicola che percorriamo in direzione est. Superata la cappella dei Santi Pietro e Paolo eretta nel 1691, giungiamo all’abitazione del “pintor” della Mancha. Rientro.
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